>Contro la tendenza degli ultimi tempi, secondo la quale Windows stava prendendo sempre più piede nel campo dei netbook a discapito dei sistemi operativi concorrenti, Dell ha annunciato una nuova policy per quanto riguarda i nuovi modelli, Dell Mini 10v.
Questi modelli saranno infatti disponibili sia con Linux (Ubuntu 8.04) che con Windows (XP) simultaneamente, ed è una novità in quanto Dell ha sempre rilasciato i dispositivi dapprima con Windows e poi fatti seguire dai modelli con Linux; la Dell stessa ha annunciato che non si tratta di un caso circoscritto al modello in questione, ma che si ripeterà anche per tutti i modelli futuri.
A parità di prezzo starà all’utente scegliere a quale sistema operativo affidarsi!
>Bella la notizia…ma la fonte ??
Dimagio
>C’è il link ai modelli Dell da cui parte l’iniziativa nell’articolo 🙂
Qui c’è l’articolo da cui ho letto inizialmente la notizia.
ciao
>mah…anche la politica Dell non è molto chiara.
Il Mini con Ubuntu costa 30 euro in meno (249€) ma ha l’HD SSD da 8 GB contro il sata da 160GB del modello con Win XP (279€).
Selezionando l’HD da 160GB sul modello con Ubuntu si vanno a spendere 65euro per un totale di 314.
A questo punto mi domando che senso ha acquistare il Mini con Ubuntu se con 30 euro in più posso avere un HD da 160Gb sul quale poter installare Ubuntu e magari lasciare XP in dual-boot.
>http://www1.euro.dell.com/content/products/productdetails.aspx/laptop-inspiron-10?c=it&cs=itdhs1&l=it&ref=lthp&s=dhs
>La domanda è più che lecita, ma come tu stesso dici:
“””[..]posso avere un HD da 160Gb sul quale poter installare Ubuntu e magari lasciare XP in dual-boot.”””.
Premesso anche che l’utente finale “medio” difficilmente è in grado di fare un’operazione del genere, il punto è tutto lì, la politica del “quale OS è preinstallato”, altrimenti il discorso poteva essere fatto benissimo anche prima di questo cambio di politica.
Capisco ed è più che logico il tuo discorso, comunque.
>>""Premesso anche che l'utente finale "medio" difficilmente è in grado di fare un'operazione del genere""
Se è per quello l'utente finale "medio" non sa nemmeno cosa sia Ubuntu. 😉
Quello che mi da fastidio è che in questo modo si spinge anche chi preferirebbe scegliere Linux ad optare per il modello M$-based, finendo nelle statistiche come utente Win.
PS. Il mio discorso vale solo per Dell Italia, sul sito in lingua inglese il Mini costa gli stessi $ sia con Ubuntu che con XP.
>Anche questo è vero, ma “meno vero” del passato 🙂
Mi spiego.
Anche se in Italia, purtroppo, in quantità minore rispetto ad altre nazioni, molti utenti (e molte nazioni, molti enti pubblici…se segui questo blog ho segnalato diverse volte notizie simili) si stanno avvicinando a Linux (vedi uno degli ultimi articoli di questo blog sul raggiungimento del 1% del market share da parte di Linux). In Italia puoi notare come sempre più quotidiani, ad esempio, parlano di Linux (e di Ubuntu più in particolare), soprattutto in relazione all’uscita di una nuova release. Qualche anno fa era impensabile. Un’occhiata alla sezione dedicata sul nostro sito di ubuntu-it cita diversi altri articoli, video, etc che fanno riferimento a Ubuntu, per altri esempi.
Quindi, è appunto per questo che è importante avere la possibilità di scegliere quale sistema operativo avere preinstallato: se già, come hai sottolineato e come sottolineo anch’io, è difficile che un utente conosca e scelga Ubuntu piuttosto che Windows, figuriamoci se la scelta non ci fosse e l’utente fosse costretto a ricorrere al partizionamento.
Un utente più esperto farà ovviamente valutazioni simili a quelle che hai fatto tu, avendo a disposizione le capacità tecniche di affrontare un discorso di partizionamento, dual boot, etc…